La televisione in HD, o il cinema in 3D,vi sono sembrati grandi rivoluzioni tecnologiche? E se qualcuno avesse lavorato in questi ultimi anni ad una tecnologia di ripresa di immagini fisse e in movimento ad altissima definizione e in grado di cogliere ogni singolo movimento, anche il più impercettibile e veloce che ne direste?
Ebbene ci siamo, Scienza e tecnologia corrono da anni a braccetto ,mai paghi delle loro invenzioni. La notizia arriva dall’Università di Oxford si chiama il
Temporal Pixel Multiplexing(TPM), per l'appunto una tecnologia di ripresa di immagini fisse e in movimento ad altissima definizione e in grado di cogliereogni singolo movimento.
Insomma, la macchina fotografica/videocamera del futuro molto prossimo. Questo tipo di tecnologia permette di scattare fotografie e girare video velocissimi di persone, oggetti,e tanto altro in movimento, persino di cellule organiche. Stando ai conti fatti dai ricercatori, il sistema potrebbe essere realizzato a basso costo e adottato in vari ambiti, dalla medicina alla ricerca scientifica, alla fotografia, alla televisione. Temporal Pixel Multiplexing (TPM) nasce mettendo insieme tecnologie già esistenti nelle macchine fotografiche e nelle telecamere digitali in commercio.
Gil Bub, il ricercatore che si occupa di modelli computerizzati delle cellule cardiache, dice che “in questa tecnica i pixel dell’immagine agiscono come se fossero parte di dieci o anche cento fotocamere singole che scattano immagini in rapida successione durante una singola normale posa. Il trucco e’ che questo mosaico di pixel mantiene i contenuti di alta risoluzione in tutta l’immagine, che può quindi essere usata come e’, a formare un fermo immagine ad alta risoluzione, o essere decodificata in un film molto veloce”. Se per esempio si usa un modello a 16 pixel, si possono vedere tutti i 16 gruppi insieme per esaminare una immagine statica o le 16 immagini una dopo l’altra, in rapida successione, per generare un film molto veloce.Il brevetto al momento è all’esame della Cairn Research Ltd. il gruppo industriale che costruisce strumenti scientifici, mentre il prof. Mark Pitter, dell’Università di Nottingham, sta cercando di trasferire la tecnologia Temporal Pixel Multiplexing ad un singolo sensore, da applicare a macchine fotografiche e videocamere.
Si puo' quindi affermare in tutta tranquillità' che "la moviola non sarà più quella di una volta"; prepariamoci a mirabolanti macchine da ripresa cinematografiche/videocamere e fotografiche, e non dimentichiamo quanto questa nuova tecnologia potrà fare in campo medico!
confronto immagine TPM e normale
