Final PC

MAC, il rivale di Windows STORIA (PARTE 2), il rivale + potente di casa Windows, con un design spettacolare.....

« Older   Newer »
  Share  
brisingr1993
view post Posted on 2/2/2010, 16:23




Alla sua prima riunione, si sentì un po' smarrito: tutti discutevano degli ultimi chip nati, l'8008 e l'8080 e Wozniak non ne aveva mai sentito parlare.
Wozniak aveva però progettato un terminale video e questa cosa suscitò l'interesse di tutti i membri del club.
Il Basic era una delle cose più apprezzate all'Homebew Computer Club e "The Woz" sapeva che avrebbe potuto stupire tutti facendolo girare sulla sua macchina. In poche settimane riuscì a realizzare una piastra madre (con la CPU 6502) completa d'interfaccia di collegamento per una tastiera, uscita video per il monitor e Basic incorporato.
Quando Wozniak portò il suo risultato all'Homebrew e iniziò a distribuire fotocopie del suo progetto (in modo che gli altri potessero duplicarlo), tutti gli altri membri del club rimasero stupiti. Wozniak chiamò questa sua creatura "Apple".
image

L'Apple I era dotato dei soli componenti essenziali: non c'era custodia, tastiera, alimentatore.
Era una macchina essenzialmente dedicata agli hobbysti: bisognava collegarlo ad un trasformatore per farlo funzionare e per montarlo serviva un bel po' di lavoro e pazienza.
Per costituire la società e pagare qualcuno che creasse il circuito stampato dell'Apple I, dovettero vendere i loro due beni più preziosi: il furgoncino Volkswagen Jobs e i suoi due calcolatori HP Wozniak.
Nella società entrò al 10% anche Ron Wayne, il terzo oscuro socio che fu l'autore del primissimo logo.
Torniamo ai due Steve e al loro primo computer: l'idea di realizzare il circuito stampato della scheda madre dell'Apple I, avrebbe risparmiato loro un sacco di tempo e, inoltre, Jobs pensò che avrebbero potuto cominciare a vendere le schede alla Homebrew e nei negozi d'elettronica.

L'interno dell'ormai mitico Garage... La perspicacia e la sicurezza di Jobs, permisero di piazzare in breve tempo diversi computer tra cui cinquanta già montati presso Byte Shop, uno dei primi rivenditori del settore.
Jobs e Wozniak non avevano i soldi per poter fare questo lavoro, ma l'ordine d'acquisto del byte Shop, gli permise d'ottenere un credito netto a trenta giorni (all'inizio Jobs non sapeva neppure che cosa significasse). Erano entrati nel mondo degli affari.
La prima persona che iniziò a lavorare per la Apple era la sorella di Jobs, che venne pagata per inserire i chip sulla scheda dell'Apple I.
Subito dopo venne in aiuto un suo amico, Dan Kottke, che si trovava da quelle parti per le vacanze estive.
Kottke fu di fatto il primo dipendente Apple e iniziò a lavorare quando ancora l'operazione di montaggio non avveniva nel garage ma nel salotto di casa. Dan lavorò ancora 8 anni in Apple fino a poco dopo il lancio del Mac ed era nella squadra che si occupava della parte hardware del progetto.
In breve tempo i due riuscirono a piazzare i 50 computer al Byte Shop e altri duecento Apple I attraverso alcuni negozi di computer della Baia di S. Francisco.

Alla fine dell'estate del 1976, Wozniak aveva iniziato a progettare un altro computer, l'Apple II. Un computer molto più avanzato del precedente: avrebbe avuto di serie l'alimentatore, tastiera, Basic e grafica a colori oltre ad un bel contenitore.
L'output poteva avvenire su un comune televisore. L'Apple II era il computer che Wozniak avrebbe da sempre voluto per se.
Quando tutte le caratteristiche furono ben definite, i due si misero a discutere sul prezzo; alla fine si accordarono e decisero di chiedere 1.200 dollari per la scheda e il contenitore.
Per la prima volta, avevano definito un prodotto realmente commerciabile.
Steve Jobs voleva a questo punto costituire una grande società e chiese consiglio a Nolan Bushnell (fondatore dell'Atari)...
Quest'ultimo lo presentò a Don Valentine, un affermato capitalista di Silicon Valley che lo fece parlare a sua volta con un suo giovane amico in pensione (autoimposta e volontaria): Mike Markkula, un ex dirigente che aveva ottenuto buoni risultati durante il suo lavoro con due dei più importanti produttori di chip statunitensi: la Fairchild e la Intel.

Markkula era andato in pensione volontariamente a soli 34 anni: grazie ai diritti di opzione dell'Intel era diventato miliardario e non aveva più alcun incitamento per continuare a lavorare.
Ad ogni modo, nel 1976, si recò nel garage di Jobs e Wozniak: non pensava di rimettersi al lavoro ma gli faceva semplicemente piacere dare qualche consiglio a quei due bravi ragazzi.
D'altra parte, Jobs e Wozniak non si potevano permettere di pagare nemmeno un decimo di quello che normalmente un esperto del genere richiede per questo tipo di consulenze. Markkulla, però, fiutò che quello che i due ragazzi pensavano aveva un senso: offrire un computer per la casa e per lavoro che tutti avrebbero potuto acquistare a basso prezzo.
Nel giro di pochi mesi Markkulla decise di entrare nella società di Jobs e Wozniak: calcolò che il capitale di Jobs e Wozniak potesse ammontare a circa 5.000 dollari e vi aggiunse 91.000 dollari di tasca propria, partecipando ad un terzo nella società.
D'allora in poi, Markkulla diede un'impronta più professionale alla società: aiutò Jobs con il piano di sviluppo, ottenne un credito presso la Bank of America e assunse Mike Scott (un maturo dirigente che aveva lavorato con Markkulla alla Fairchild) come presidente: né Jobs, ne Wozniak erano allora in grado di dirigere una società. Mike Scott, abituato a lavorare in ambienti tradizionali e professionali, ebbe dei problemi ad adattarsi ai metodi di lavoro di Jobs e Wozniak.
Markkulla decise di mantenere il nome Apple: gli piaceva l'accostamento contraddittorio tra i due termini "apple" e "computer", sono poche le persone a cui non piacciono le mele e poi c'era il grande vantaggio di poter essere i primi nell'elenco telefonico: avrebbe funzionato alla grande.

Uno dei primi dipendenti ad essere assunto dalla nuova Apple fu Rod Holt, un ingegnere esperto in elettronica analogica, che decise di abbandonare il suo lavoro alla Atari in favore della società di Jobs e Wozniak. Pian piano Holt era diventato una sorta di "tuttofare": di supervisore del reparto controllo qualità, del reparto servizi, del reparto di produzione tecnica, documentazione: le cose andavano sviluppandosi ad un ritmo così frenetico che più di una volta Holt minacciò le sue dimissioni.
Tra gli altri personaggi assunti tra i primi dipendenti alla Apple ci sono: Bill Fernandez (l'amico che presentò Jobs a Wozniak), Chris Espinosa e Randy Wigginton (teenager amici di Wozniak conosciuti alle riunioni presso l'Homebrew).

Pubblicità Apple II: un quadretto casalingo di fine anni '70
Jobs parlò con Wozniak e si racconta che quando quest'ultimo gli disse che non avrebbe mai lasciato il suo lavoro alla HP, Jobs si mise a piangere. Ad ogni modo, Jobs recuperò il suo proverbiale autocontrollo e cominciò a far pressioni sugli amici di Woz affinché lo convincessero a lasciare il lavoro alla HP e dedicarsi a tempo pieno ad Apple. In qualche modo, gli amici riuscirono riuscirono a far superare le paure di Wozniak (era convinto che non avrebbero venduto più di 1000 pezzi), lasciò il lavoro alla HP e si dedicò a tempo pieno alla Apple.

Jobs rimase così colpito da una pubblicità della Intel pubblicata sulla rivista Interface Age, al punto da contattare l'agenzia per sapere chi aveva realizzato l'annuncio.
Regis McKenna fu la risposta.
Jobs voleva il meglio per la Apple e decise che anche lui avrebbe avuto il pubblicitario.
Regis McKenna, che vestiva in giacca e cravatta e parlava con grande calma, non fu spaventato dall'idea di lavorare per un ragazzino con "la barba alla Ho Chi Min", in jeans, sandali e pantaloncini corti: "le invenzioni vengono dalla personalità non dalle aziende" e Jobs aveva tutta la personalità in grado di convincere mr. McKenna.
La prima cosa che McKenna progettò fu il logo con la mela colorata: all'inizio, Jobs temeva che non avrebbe funzionato e che sarebbe stato brutto; quando però arrivarono le prime targhette da applicare sulle macchine, Jobs se ne innamorò subito.
image

Successivamente Mc-Kenna decise di fare una mossa azzardata e costosa che non aveva mai fatto nessuno: pubblicare un annuncio su una rivista che non c'entrava niente con i computer: Playboy. McKenna aveva però visto giusto: la campagna pubblicitaria ebbe come effetto la pubblicazione di decine di articoli sulle maggiori riviste nazionali: tutti iniziarono a parlare di Apple.
A questo punto il principale obiettivo della giovane società, che nel frattempo si era trasferita in un ufficio più grande, era quello di terminare il progetto dell'Apple II per presentarlo alla prima West Coast Computer Fair di San Francisco fiera che si sarebbe tenuta nell'aprile di quell'anno (1977) e subito dopo, iniziare la produzione.
Markkulla stava già stipulando contratti di distribuzione in tutti gli Stati Uniti e molti distributori non vedevano l'ora di lavorare con quel nuovo e rivoluzionario prodotto: erano sicuri di poterne vendere migliaia.
Lavorando con molta fatica (giorno e notte), il progetto completo fu pronto per la West Coast Computer Fair. Jobs sottolineò che era importante avere lo stand più grande ed elagante e così fecero; mise due Apple II ai lati dello stand e con un grande schermo dava dimostrazione di alcuni programmi.
La fiera fu un grande successo: l'Apple II piaceva a tutti! Jobs, Scott ed Espinosa rimanevano nello stand, Markkulal girava per gli stand stipulando contratti con i rivenditori e Wozniak se ne andava in giro a vedere le altre macchine.
La società a quel punto stava decollando: tutti lodavano il progetto di Wozniak, tutti i rivenditori volevano avere il nuovo computer e molti investitori si fecero avanti per cercare di entrare nella società con il logo della mela colorata.
In agosto vennero assunti altri due personaggi fondamentali: Gene Carter (direttore delle vendite) e Wendell Sander, un ingegnere elettrotecnico che aveva maturato anni di esperienza nel campo dei semiconduttori che fu notato da Jobs qualche tempo prima per aver scritto un gioco (Star Trek) per far giocare i suoi figli con l'Apple I.
Per tutto il 1977, Wozniak, Hold e Sander costituirono il nucleo del raparto tecnico della Apple.
Alla fine del '77 e per tutto il 1978, Wozniak con il loro contributo, progettò tutta una serie di accessori indispensabili per vendere l'Apple II al di fuori del mondo degli hobbysti: una scheda per collegare il computer alle stampanti, una porta seriale, una scheda modem e una scheda ROM.
La società raddoppiava il suo fatturato ogni tre/quattro mesi. Un articolo su Byte rese l'Apple II ancora più famoso e Markkulla riuscì ad attirare i capitali di una società della famiglia Rockfeller. Arthur Rock, entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Apple e alla fine dell'anno, la società si trasferì in un ufficio enormemente più grande in Bandley Drive a Cupertino. Ben presto la società divenne troppo grande anche per questo edificio e bisognò aggiungere un altro edificio, che si trovava nella stessa via.
image

Una delle cose più importanti realizzata da Wozniak, fu creata durante le vacanze di Natale: l'interfaccia di collegamento con il drive per floppy disk.
Il drive era fondamentale, dal momento che la memorizzazione su cassetta non era affidabile: di questo si lamentavano parecchi rivenditori e anche Wigginton che nel frattempo stava scrivendo un programma di contabilità aziandale.
Markkulla decise che era importante poter avere quella interfaccia per la prossima Consumer Electronics Show che si teneva in gennaio e alla quale Apple avrebbe partecipato.
Era difficile riuscire a progettare tutta l'interfaccia in un mese, ma Wozniak non si arrese: sapeva che questo significava dover rinunciare alle vacanze, ma si mise a lavorare.
Wozniak sapeva qualcosa sulle interfacce disco: quando aveva lavorato alla HP aveva studiato un manuale della Shugart (una fabbrica di unità a disco della Silicon Valley), e iniziò a progettare un circuito in base a quanto ricordava di aver visto nel manuale e osservando in che modo l'IBM controllava le unità a disco.
Studiò il manuale di una unità a disco della North Star e iniziò a comprendere che il circuito che aveva realizzato potesse fare tutto quello che facevano gli altri e anche qualcosa di più ...
Studiando la circuteria delle unità a disco IBM, riuscì a studiare un sistema che permetteva di eliminare gran parte dei componenti usati lasciando molti compiti al software.
La prima cosa da realizzare, era un programma in grado di formattare il disco: chiamò Wigginton (che all'epoca aveva 17 anni), spiegandogli le istruzioni essenziali (es. come far partire il motore del drive) e nel giro di un mese (lavorando anche il giorno di Natale) riuscirono ad ottenere un drive funzionanate con l'Apple II.
C'erano ancora parecchie cose da fare: il sistema vedeva il drive ma non era ancora in grado di leggere e scrivere i file.
Ad ogni modo arrivò il giorno di inizio della Consumer Electronic Show: la notte prima dell'apertura, Wozniak e Wigginton arrivarono a Las Vegas, e la notte, dopo aver aiutato a montare lo stand, continuarono a lavorare fino a notte fonda ma non riuscirono a completare tutto il software necessario.
Dopo la mostra, Wozniak continuò a lavorare al suo progetto per due settimane di seguito, lavorando sempre fino a dopo le due di notte.
Quando finalmente il progetto fu completato, Wozniak trovò il modo per ridurre ancora il numero di componenti e i connettori dell'interfaccia: il progetto finale era tecnicamente perfetto ed elegante e tutti gli esperti erano concordi nel definirlo praticamente "geniale".
L'interfaccia di collegamento con il drive per floppy disk fu fondamentale per la Apple e rese possibile lo sviluppo di programmi di database ed elaborazione testi.
image

Uno dei sofware più importanti di tutti i tempi, è stato VisiCalc, il primo spreadsheet in assoluto, venduto dalla Personal Software di Daniel Fylstra, un californiano trasferito all'Est "per imparare qualcosa sui computer" e che nel 1978 creò una piccola società per la commercializzazione di software iniziando a vendere MicroChess un programma per giocare a scacchi inizialmente pensato per il Tandy TRS-80 ma presto convertito per girare su Apple II.
Daniel Fylstra conobbe Dan Bricklin, uno studente di Harvard che aveva scritto un programma per previsioni finanziarie che riteneva perfetto per chi si occupasse di mercato immobiliare.
Fylstra prestò il suo Apple II a Bricklin che cominciò a progettare il programma con un suo amico, Bob Frankston (una sorta di genio matematico che aveva iniziato a interessarsi al mondo dei computer già all'età di tredici anni) e nel giro di un anno (nella primavera del 1979) fu pronto il primo prototipo del programma che venne chiamato VisiCalc. All'epoca lo spreadsheet era una novità assoluta nel campo del software: non esisteva nulla di simile per nessun tipo di computer.
La possibilità di vedere in anticipo che cosa sarebbe successo se si modificavano determinati valori rendeva il programma camaleontico e adatto praticamente a risolvere qualsiasi tipo di problematica finanziaria e gestionale.
Anche Markkulla vide il programma di Bricklin e Flystra ma non ne fu particolarmente colpito.

Ad ogni modo, nell'ottobre del 1979 VisiCalc fu distribuito attraverso la Personal Software: il programma ebbe un successo clamoroso, tanto che, il prezzo iniziale di cento dollari fu subito portato a 150.
Anno dopo anno, il suo successo aumentava in modo impressionante.
Nel 1979 ne furono spedite 500 copie al mese, nel 1981 si era arrivati alle 12.000 copie mensili.
VisiCalc non solo vendeva, ma faceva incrementare anche le vendite degli Apple II, l'unico computer sul quale girava.
Chiunque avesse voluto utilizzare il programma doveva per forza di cose comprarsi un Apple.
L'Apple II era anche uno dei pochi computer sui quali era possibile far girare uno dei primi word processor: l'Easy Writer, programma scritto da John Draper.
image

CONTINUA.............................................................

Edited by brisingr1993 - 9/2/2010, 20:04
 
Top
Lenny98
view post Posted on 22/5/2010, 19:14




I Love Apple!!!
 
Top
brisingr1993
view post Posted on 22/5/2010, 20:44




si certo...ma se leggi bene...tutto quello che ha fatto jobs per arrivare alla vetta...è da rabbrividire
 
Top
Mefrio
view post Posted on 22/5/2010, 21:59




CITAZIONE (Lenny98 @ 22/5/2010, 20:14)
I Love Apple!!!

a me invece mi è appena arrivato un iPhone 3GS da 16 Gb e devo dire che il telefono è veramente carino però la Apple e tutto quello che sta attorno a lei è troppo "proprietario"! Per ogni cazzata con un pc/iphone/ipod/ipad Apple bisogna acquistare un prodotto Apple che costa il triplo di uno stesso prodotto "normale"
 
Top
brisingr1993
view post Posted on 22/5/2010, 22:12




noooo....figooo...io credo che per i 18 mi farò regalare il 4g e nn vedo l'ora...
 
Top
Mefrio
view post Posted on 22/5/2010, 22:19




noo il 4g costerà sicuramente troppo :D comunque brisingr io a giugno potrò avere il multitasking e tu no :P aha scherzo ;)
 
Top
brisingr1993
view post Posted on 22/5/2010, 23:42




invece si...le limitazioni sono troppe..me lo cracco...c'è già la procedura in giro per internet....e poi...se avrò il 4g:):) fregatoooooooo!!!!!!:):)
 
Top
Mefrio
view post Posted on 23/5/2010, 08:35




già ci sono le guide su internet? o.O madò! Rapide le comunity Apple!
 
Top
brisingr1993
view post Posted on 23/5/2010, 09:55




si...i beta tester che hanno l'os 4.0 hanno già detto che craccandolo e aprendo una delle 2 librerie principali c'è una opzione che si chiama MULTITASKING spuntata a false, basta cambiarla in true e sn apposto
 
Top
Mefrio
view post Posted on 23/5/2010, 13:07




wow quindi proprio una caxata
 
Top
brisingr1993
view post Posted on 23/5/2010, 19:47




si infatti...........baucchi!!
 
Top
10 replies since 2/2/2010, 16:23   1381 views
  Share